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AFFRONTARE LA RATA DEL MUTUO | RINEGOZIAZIONE E SURROGA COME SOLUZIONE

LA RATA DEL MUTUO è DIVENTATA UN PROBLEMA? | RINEGOZIAZIONE E SURROGA DEL MUTUO

Le banche italiane sono state esortate dall’ABI (l’associazione bancaria italiana) a offrire strumenti utili per rivedere l’importo della rata sui mutui a tasso variabile e senza cap.

Uno dei principali costi per le famiglie italiane è oggi, proprio quello del mutuo casa: un impegno finanziario importante e che dura solitamente decenni, tempo nel quale le condizioni familiari, e di mercato, possono cambiare, anche drasticamente.

Esistono diverse opzioni per modificare le condizioni del proprio mutuo e per renderle più favorevoli: tra queste, le più utilizzate sono la surroga e la rinegoziazione del mutuo.

La rinegoziazione del mutuo è un processo con il quale si richiede alla propria banca di modificare le condizioni del proprio mutuo, in modo da ottenerne di più vantaggiose.

Rinegoziare il mutuo può essere la soluzione per risparmiare sulla rata mensile, ma si può anche decidere di rinegoziare la durata del contratto, così da spalmare il costo del debito residuo ed ottenere comunque rate più basse; in alternativa, si può rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al fisso per ottenere maggiore stabilità.

È possibile chiederla in qualsiasi momento durante la durata del contratto.

Per rinegoziare il mutuo, è necessario inviare una lettera raccomandata A/R alla propria banca, con la quale si elencano tutte le condizioni che si desidera modificare.
Prima di inviare una comunicazione formale, ti consiglio di fissare un appuntamento con il tuo referente della banca per anticipargli le tue intenzioni e per avere un parere di fattibilità.

Tieni presente però che la banca, non è obbligata a concedere la modifica del mutuo originale.

Esiste solo un caso in cui la rinegoziazione, è obbligatoria per legge.
Infatti, la legge di bilancio 2023 da il diritto di passare dal tasso variabile al fisso, alle persone che hanno un mutuo con debito residuo inferiore a 200mila euro, ISEE non superiore a 35.000 euro e nessun ritardo nei pagamenti precedenti.

Ad esempio, con la rinegoziazione si può ottenere un tasso più basso e quindi una rata mensile più leggera.
Inoltre, si può decidere di allungare la durata del mutuo per ridurre l’importo della rata.

Va però sottolineato che la rinegoziazione del mutuo non sempre conviene.
In primo luogo, la banca potrebbe richiedere una serie di spese per modificare il mutuo originario, come la valutazione dell’immobile o la stipula di una nuova polizza assicurativa.

Se invece, è passato molto tempo dalla stipula, e il mutuo è già stato pagato per la maggior parte, rinegoziarlo potrebbe comportare un aumento del costo totale, dovuto all’aumento degli interessi complessivi pagati nel corso del tempo.

È dunque importante valutare accuratamente tutti i rischi prima di procedere con tale opzione.

Una alternativa alla rinegoziazione è la surroga, ovvero il trasloco del mutuo presso un’altra banca.

La surroga è un’operazione che prevede il passaggio del mutuo ad una nuova banca, che offra condizioni più vantaggiose rispetto a quelle attuali.
In questo caso, la banca originaria viene sostituita dalla nuova banca.
È importante sottolineare che questa operazione non implica alcuna estinzione del mutuo e soprattutto non comporta alcun costo per il mutuatario.

CONTRIBUTI PROVINCIALI ACQUISTO CASA 2023

VIDEO INFORMATIVO SUI CONTRIBUTI PROVINCIALI 2023

Questi contributi sono offerti dalla Provincia Autonoma di Trento per sostenere le giovani coppie nell’acquisto della loro prima casa.

Il contributo ammonta a 15.000 €, versati una tantum.
Tuttavia, è importante notare che, 2.000 € di questa somma, saranno versati direttamente dalla Provincia sul fondo pensione privato dei singoli richiedenti.

Per poter beneficiare di questo contributo, le giovani coppie devono soddisfare alcuni requisiti:
– devono essere coniugati, conviventi, uniti civilmente o essere una coppia di fatto.
– devono avere entrambi un’età inferiore ai 36 anni al 31 dicembre dell’anno corrente.
– devono presentare la domanda di contributo nel periodo compreso tra il 1° giugno e il 30 settembre 2023.

È importante sottolineare che il contributo può essere concesso anche se la prima casa è già stata acquistata prima della finestra di presentazione della domanda, purché la compravendita sia stata stipulata a partire dal 1° gennaio 2023.

L’unità immobiliare acquistata, o da acquistare, deve rientrare nelle categorie catastali comprese tra A/2 e A/7, deve essere quindi un appartamento o una villetta.
Inoltre, le pertinenze ammesse sono quelle con categoria catastale C/2, C/6 e/o C/7, ovvero cantine, garage o tettoie, e possono essere indicate nella domanda solo se l’acquisto avviene contemporaneamente a quello della prima casa di abitazione.

Per l’erogazione del contributo la provincia richiede che venga trasferita la residenza nella nuova prima casa entro un anno dalla concessione del contributo e che la stessa venga mantenuta lì per almeno 5 anni.
Inoltre, non è permesso nè vendere né affittare la prima casa per lo stesso periodo dei 5 anni.

È richiesto anche un versamento minimo di 1.000 € ciascuno, sul fondo pensionistico personale, da effettuarsi entro i 5 anni dalla concessione del contributo.

Per poter accedere al contributo, le giovani coppie devono rispettare alcuni parametri:
– La nuova prima casa deve trovarsi in provincia di Trento.
– Almeno uno dei membri del nucleo familiare deve essere residente in Trentino da almeno 2 anni.
– L’indicatore ICEF del nucleo familiare, riferito all’edilizia abitativa agevolata del 2022, non deve essere superiore a 0,49.
– Non è ammesso a contributo l’acquisto da parenti o affini entro il primo grado.
– La giovane coppia deve avere un fondo pensionistico attivo oppure da attivare entro 30 giorni dalla presentazione della domanda.
– La coppia o il richiedente non deve possedere un diritto esclusivo di proprietà o di nuda proprietà su altre abitazioni con rendite catastali rivalutate superiore a 400 euro.
– la casa acquistata, anche a seguito di vendita giudiziale, deve essere stata pagata almeno 30mila euro.
– chi ha già ottenuto contributi provinciali per l’acquisto o la costruzione della prima casa negli ultimi 10 anni, non è ammesso a contributo

Il contributo provinciale è concesso seguendo un ordine cronologico e fino all’esaurimento dei fondi. È quindi opportuno non perdere tempo e presentare la domanda.

In conclusione, il bando provinciale 2023 rappresenta un sostegno, seppur in modo marginale, per agevolare l’acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie.

AGEVOLAZIONE ACQUISTO GIOVANI UNDER 36

Con la Legge di Bilancio 2022 è stato prorogato per tutto l’anno il Bonus Giovani Prima Casa, ovvero l’agevolazione dedicata agli Under 36 e riconosciuta per l’acquisto della abitazione principale. ✅💰

Potrai fare richiesta fino al 31 dicembre e non più fino al 30 giugno come precedentemente stabilito! 📆⏱

👉 I vantaggi? Acquisto senza imposta di registro, ipotecaria e catastale. E se chiedi un mutuo lo Stato copre fino all’80% di quanto concesso a tassi agevolati.

👉 Inoltre avrai l’esenzione dal pagamento dell’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per acquistare, costruire o ristrutturare.

Insomma un bel RISPARMIO! Un grande aiuto per chi, come tanti ragazzi e ragazze, non vede l’ora di comprare la sua prima abitazione. 🏠🧲

Ascolta con attenzione i miei consigli e se hai bisogno di ulteriori informazioni o di essere affiancato in un passaggio così delicato e importante non esitare a contattarmi.

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ACQUISTO GIOVANI


Sei un giovane con meno di 36 anni e vuoi comprare la tua prima casa?
Oggi è molto più facile e meno costoso grazie ai bonus previsti dal Decreto Sostegni bis sia per l’acquisto e che per il mutuo.

Quasi sempre, per i giovani, l’acquisto della prima è visto come un sogno difficilmente realizzabile a causa dell’impegno economico troppo gravoso.
Tra i prezzi degli immobili spesso troppo elevati per le loro tasche e le spese da sostenere per imposte, notaio, e rata del mutuo, molti preferivano rinunciare e magari accontentarsi di andare in affitto.

Ma ora ci sono ottime notizie per i giovani che vogliono comprare casa.

Per dare un sensibile aiuto nell’acquisto della prima casa, il nuovo Decreto bis prevede numerose agevolazioni che permetteranno finalmente anche ai più giovani di realizzare il loro sogno.
Andiamo con ordine e vediamo insieme di che si tratta.

IMPOSTE SULL’ACQUISTO

Per chi ha meno di 36 anni e vuole comprare la sua prima casa c’è un importante e ingente sconto.
È prevista l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale sugli atti di compravendita.
In particolare, se compri la tua prima casa entro il 30 giugno 2022 non pagherai l’imposta di registro che ammonta al 2% oltre alle imposte ipotecarie e catastali.
Se l’acquisto è riferito ad un immobile di nuova costruzione eseguita da impresa costruttrice, l’IVA prevista del 4% dovrà comunque essere versata ma ti verrà data la possibilità di beneficiare di un credito di imposta di pari importo da utilizzare in due modi:
– in dichiarazione dei redditi, con una diminuzione delle tasse da pagare
– in compensazione sull’imposta di altri atti di donazione o successione.

Non dovrai anche versare le imposte fisse di registro, ipotecaria e catastale risparmiando ben 600 €.

IMPOSTA SUL MUTUO

Un’altra novità importante è che, se per l’acquisto della tua prima casa devi chiedere un mutuo, anche l’imposta sostitutiva dello 0,25% dell’importo che chiedi non la devi versare.

MUTUI

Probabilmente, il tema del mutuo, rappresenta l’agevolazione più interessante per i giovani che intendono acquistare casa.
Come è noto a tutti, spesso le Banche fanno difficoltà a concedere finanziamenti superiori all’80%.
Per questo, lo Stato, mette ora a disposizione un Fondo Consap specifico che concede la garanzia statale fino al 100% del mutuo richiesto.
Mentre prima lo Stato garantiva fino al 50% del mutuo richiesto, con l’entrata i vigore del decreto sostegni bis lo Stato va a garantire ben l’80% dell’importo richiesto.
Il massimale di spesa rimane sempre a 250K euro.

In poche parole, è lo Stato che fa da garante al mutuatario ed interverrà al posto del richiedente nel caso in cui questi non riesca a saldare le rate.
E’ prevista inoltre per le Banche l’applicazione di tassi agevolati oltre al divieto di richiedere ulteriori garanzie personali.
Come abbiamo visto le novità per i giovani che vogliono comprare casa sono davvero interessanti e sicuramente permetteranno a molti di loro di realizzare il sogno della vita.

Se stai pensando di comprare casa e vuoi qualche informazione in più, fissa la tua consulenza professionale gratuita.

L’articolo è stato scritto e revisionato in collaborazione con Marco Nardelli – Arcobaleno servizi immobiliari.

MUTUO AL 100%

Mutuo PRIMA CASA CONSAP – 100%

Il mutuo al 100% CONSAP è una particolare forma di mutuo che va incontro alle esigenze di chi, per diversi motivi, non ha la possibilità di dare le garanzie che la banca richiede per l’erogazione del mutuo.
Può essere richiesto per comprare casa, ristrutturarla o a renderla più efficiente dal punto di vista energetico.
È rivolto a giovani coppie, dove almeno uno dei due componenti è under 35, ma è rivolto anche a nuclei familiari monoreddito con figli minori a carico e persone under 35 titolari di un rapporto di lavoro atipico.

Il cosiddetto mutuo giovani presenta diverse condizioni di favore, ma la più importante è la garanzia statale fino al 50% del capitale richiesto per un importo massimo di 250.000 €.
È bene precisare che la casa che intendi acquistare o ristrutturare è da destinare ad abitazione principale.

Dovrà essere quindi la tua prima casa.

Il mutuo al 100% non è per tutti, ci sono infatti dei requisiti soggettivi e oggettivi che devi rispettare, ma vediamoli assieme.
La casa che stai acquistando o ristrutturando non deve appartenere alle categorie catastali A1, A8 e A9 le cosiddette case di lusso e deve trovarsi sul territorio nazionale italiano;
Un altro requisito richiesto è che tu non sia proprietario di altri immobili sul territorio nazionale e che non abbia mai usufruito in precedenza di una agevolazione simile.
La richiesta per accedere al Fondo di Garanzia Statale va presentata direttamente alla banca che aderisce all’iniziativa.

Ricapitolando, rispetto ai classici mutui il vantaggio principale del mutuo al 100% sta nella possibilità di poter richiedere cifre più elevate che permettono di coprire per intero il prezzo d’acquisto della tua prima casa.

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TASSE SULLA CASA

PRIMA CASA A TASSE AGEVOLATE

Chi acquista l’abitazione principale ha diritto ad alcuni benefici che rendono più leggero il carico fiscale.

Chi ha intenzione di comprare casa, oltre al mero costo di acquisto dell’immobile, devi mettere in conto alcune SPESE ACCESSORIE.
Tali spese accessorie sono rappresentate dalle imposte, del costo del notaio per l’atto di compravendita, del costo dell’agenzia immobiliare in caso di mediazione e dal costo del notaio per la stipula dell’eventuale atto di mutuo.

Oggi approfondiamo la spesa relativa le imposte.
Esistono due fattispecie per il calcolo delle imposte che l’acquirente deve versare al momento dell’acquisto al notaio. In particolare, è il notaio che incassa le imposte dell’atto di compravendita e che da sostituto di imposta si impegna a versarle all’erario in sede di registrazione del contratto.

Il calcolo delle imposte varia in base alle caratteristiche soggettive dell’acquirente, alle caratteristiche soggettive del venditore.
Le caratteristiche soggettive dell’acquirente definiscono se l’acquisto è considerabile come PRIMA CASA O MENO.
Le caratteristiche soggettive del venditore definiscono se l’acquisto viene effettuato dall’impresa o da privato.

Le imposte relative alla compravendita sono: registro, ipotecaria e catastale.
Le imposte ipotecaria e catastale sono definite in misura fissa sia che si tratti di acquisto agevolato (prima casa) che acquisto non agevolato.
L’imposta di registro invece viene calcolata in percentuale o sul prezzo di compravendita o sul valore catastale dell’immobile (prezzo valore).

Esaminiamo l’ACQUISTO DA PRIVATO.
Imposte ipotecaria e catastale: 50 € ciascuna
Imposta di registro: SE PRIMA CASA 2%, ALTRIMENTI 9%.
L’imposta di registro viene calcolata non sul prezzo di compravendita ma SUL VALORE CATASTALE dell’immobile. Esistono due formule per il calcolo del valore catastale.
Prima casa: rendita catastale x 115,5 = valore catastale x 2% = imposta registro prima casa
NO prima casa: rendita catastale x 126 = valore catastale x 9% = imposta registro NO prima casa
L’imposta di registro minima 1.000,00 €.

Esaminiamo l’ACQUISTO DA IMPRESA.
La differenza sostanziale per l’acquisto da impresa costruttrice rispetto all’acquisto da privato è che l’imposta di registro viene calcolata in misura fissa e interviene l’ALIQUOTA IVA AL 4% O AL 10%.
L’IVA viene CALCOLATA SUL PREZZO DI ACQUISTO dichiarato in atto di compravendita.
Ricapitoliamo:
Imposte di registro, ipotecaria, catastale: 200 € ciascuna
IVA prima casa: prezzo + 4%
IVA NO prima casa: prezzo + 10%