contributi provinciali

CONTRIBUTI ACQUISTO PRIMA CASA in Trentino 2024

Contributo acquisto prima casa – Bando 2024

Contributo per l’acquisto della prima casa di abitazione da recuperare a favore di giovani, giovani coppie e famiglie numerose.

Cos’è

Se sei un giovane con età inferiore ai 40 anni;

una giovane coppia (entrambi con età inferiore ai 40 anni);

una famiglia numerosa (con almeno 3 figli a carico conviventi);

che ha acquistato (o che ha stipulato un contratto preliminare di acquisto), a partire dal 1° luglio 2024, la prima casa da risanare in Trentino;

ad un prezzo, comprensivo di imposte, pari ad almeno € 30.000,00;

puoi richiedere un contributo presentando una domanda dal 6 novembre 2024 al 31 agosto 2025.

Il contributo che puoi ricevere è pari a:

  • € 20.000,00 in caso di acquisto da parte di giovani
  • € 25.000,00 in caso di acquisto da parte di giovani coppie
  • € 30.000,00 in caso di acquisto da parte di famiglie numerose.

La prima casa deve appartenere a una delle categorie catastali ricomprese tra A/2 e A/7

Le pertinenze devono appartenere alle categorie catastali C/2, C/6, C/7.

Condizioni della casa:

  • edificio costruito da almeno 20 anni e nessun intervento di restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia negli ultimi 10 anni
  • classe energetica D o peggiore
  • essere oggetto di recupero e/o riqualificazione energetica, per una spesa di almeno € 20.000,00. Lavori fatti dopo il preliminare o dopo il contratto di compravendita o dopo il decreto di trasferimento se vendita giudiziale, ed entro 24 mesi dalla data di concessione del contributo.

Se sei proprietario di una quota di un’unità abitativa puoi acquistare la restante quota, purché non sia acquistata da parenti e affini, entro il primo grado.

A chi si rivolge

Puoi accedere al contributo se, alla data di presentazione della domanda:

  • residente in provincia di Trento da almeno 2 anni (almeno uno dei due);
  • indicatore ICEF redditi/patrimonio 2023 non superiore a 0,49
  • non essere titolari, nei 12 mesi precedenti alla data di presentazione della domanda:
    • di un diritto di proprietà per intero su una o più unità abitative
    • di un diritto di proprietà per quote o di nuda proprietà, per intero o per quote, su una o più unità abitative, la cui somma delle rendite catastali rivalutate, riferite al nucleo familiare destinatario della prima casa di abitazione, sia superiore complessivamente a 400,00 euro (salvo quelle assegnate con provvedimento giudiziale a precedenti coniugi, uniti civilmente o conviventi di fatto). Per il calcolo della rendita catastale consulta l’articolo 3 del Bando
  • sei una famiglia numerosa che, con riferimento ai 12 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda, è/è stata titolare del diritto di proprietà per intero su un’unità abitativa non idonea per dimensioni rispetto al numero dei componenti del nucleo familiare destinatario della prima casa di abitazione nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 3, comma 2, e dall’articolo 4, comma 2, del Bando
  • a partire dal 1° luglio 2024:
    • hai acquistato, anche a seguito di vendita giudiziale, la prima casa di abitazione e hai intavolato, o hai in corso l’intavolazione, il diritto pieno ed esclusivo di proprietà
    • hai sottoscritto un contratto preliminare di acquisto purché stipuli e intavoli l’atto di compravendita entro 12 mesi decorrenti dalla data di concessione del contributo
  • non hai ottenuto, singolarmente o congiuntamente, la concessione di contributi provinciali per l’acquisto o la costruzione della prima casa di abitazione, anche per il tramite di cooperative edilizie, nel corso degli ultimi 10 anni

 

Domanda

Compila e trasmetti la domanda, in regola con l’imposta di bollo, utilizzando l’applicazione web raggiungibile dal link sotto riportato che sarà disponibile a partire dal 6 novembre 2024. L’accesso all’applicazione web deve avvenire mediante l’identificazione con SPID, CPS/CNS o CIE.

Se presenti la domanda insieme ad un altro richiedente, devi avere la delega scritta dell’altro richiedente per la formazione e la presentazione della domanda da compilare utilizzando il modulo che sarà reso disponibile nella sezione documenti qui di seguito. La domanda è inammissibile qualora sia presentata da un componente non delegato.

Richiesta di proroga
Puoi richiedere una sola proroga, per un periodo massimo di 12 mesi, come previsto all’articolo 9 del Bando utilizzando il modulo che sarà reso disponibile nella sezione documenti qui di seguito.

Trasmetti la richiesta con una delle seguenti modalità:

  1. tramite posta elettronica (da certificata o semplice) alla casella serv.casa@pec.provincia.tn.it
  2. a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno al Servizio politiche della casa: in tal caso fa fede il timbro dell’ufficio postale accettante;
  3. consegna a mano presso il Servizio politiche della casa o presso gli sportelli di assistenza e di informazione al pubblico della Provincia autonoma di Trento decentrati sul territorio.

 

Alla domanda di contributo devono essere allegati:

  • copia semplice del contratto di compravendita della prima casa di abitazione oppure copia conforme all’originale del decreto del giudice di trasferimento della proprietà dell’immobile oppure copia semplice del contratto preliminare di acquisto
  • in caso di domanda congiunta:
    • delega del secondo richiedente alla formazione e presentazione della domanda
    • copia del documento d’identità del secondo richiedente
    • informativa privacy del secondo richiedente, datata e sottoscritta per ricezione e presa visione
    • planimetria in scala e quotata dell’unità abitativa non idonea
    • copia semplice del contratto di compravendita dell’unità abitativa non idonea nel caso in cui la stessa è stata venduta nei 12 mesi antecedenti alla data di presentazione della domanda
    • planimetria in scala e quotata dell’unità abitativa oggetto di contributo

 

FONTE: Provincia Trento

AFFRONTARE LA RATA DEL MUTUO | RINEGOZIAZIONE E SURROGA COME SOLUZIONE

LA RATA DEL MUTUO è DIVENTATA UN PROBLEMA? | RINEGOZIAZIONE E SURROGA DEL MUTUO

Le banche italiane sono state esortate dall’ABI (l’associazione bancaria italiana) a offrire strumenti utili per rivedere l’importo della rata sui mutui a tasso variabile e senza cap.

Uno dei principali costi per le famiglie italiane è oggi, proprio quello del mutuo casa: un impegno finanziario importante e che dura solitamente decenni, tempo nel quale le condizioni familiari, e di mercato, possono cambiare, anche drasticamente.

Esistono diverse opzioni per modificare le condizioni del proprio mutuo e per renderle più favorevoli: tra queste, le più utilizzate sono la surroga e la rinegoziazione del mutuo.

La rinegoziazione del mutuo è un processo con il quale si richiede alla propria banca di modificare le condizioni del proprio mutuo, in modo da ottenerne di più vantaggiose.

Rinegoziare il mutuo può essere la soluzione per risparmiare sulla rata mensile, ma si può anche decidere di rinegoziare la durata del contratto, così da spalmare il costo del debito residuo ed ottenere comunque rate più basse; in alternativa, si può rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al fisso per ottenere maggiore stabilità.

È possibile chiederla in qualsiasi momento durante la durata del contratto.

Per rinegoziare il mutuo, è necessario inviare una lettera raccomandata A/R alla propria banca, con la quale si elencano tutte le condizioni che si desidera modificare.
Prima di inviare una comunicazione formale, ti consiglio di fissare un appuntamento con il tuo referente della banca per anticipargli le tue intenzioni e per avere un parere di fattibilità.

Tieni presente però che la banca, non è obbligata a concedere la modifica del mutuo originale.

Esiste solo un caso in cui la rinegoziazione, è obbligatoria per legge.
Infatti, la legge di bilancio 2023 da il diritto di passare dal tasso variabile al fisso, alle persone che hanno un mutuo con debito residuo inferiore a 200mila euro, ISEE non superiore a 35.000 euro e nessun ritardo nei pagamenti precedenti.

Ad esempio, con la rinegoziazione si può ottenere un tasso più basso e quindi una rata mensile più leggera.
Inoltre, si può decidere di allungare la durata del mutuo per ridurre l’importo della rata.

Va però sottolineato che la rinegoziazione del mutuo non sempre conviene.
In primo luogo, la banca potrebbe richiedere una serie di spese per modificare il mutuo originario, come la valutazione dell’immobile o la stipula di una nuova polizza assicurativa.

Se invece, è passato molto tempo dalla stipula, e il mutuo è già stato pagato per la maggior parte, rinegoziarlo potrebbe comportare un aumento del costo totale, dovuto all’aumento degli interessi complessivi pagati nel corso del tempo.

È dunque importante valutare accuratamente tutti i rischi prima di procedere con tale opzione.

Una alternativa alla rinegoziazione è la surroga, ovvero il trasloco del mutuo presso un’altra banca.

La surroga è un’operazione che prevede il passaggio del mutuo ad una nuova banca, che offra condizioni più vantaggiose rispetto a quelle attuali.
In questo caso, la banca originaria viene sostituita dalla nuova banca.
È importante sottolineare che questa operazione non implica alcuna estinzione del mutuo e soprattutto non comporta alcun costo per il mutuatario.

CONTRIBUTI PROVINCIALI ACQUISTO CASA 2023

VIDEO INFORMATIVO SUI CONTRIBUTI PROVINCIALI 2023

Questi contributi sono offerti dalla Provincia Autonoma di Trento per sostenere le giovani coppie nell’acquisto della loro prima casa.

Il contributo ammonta a 15.000 €, versati una tantum.
Tuttavia, è importante notare che, 2.000 € di questa somma, saranno versati direttamente dalla Provincia sul fondo pensione privato dei singoli richiedenti.

Per poter beneficiare di questo contributo, le giovani coppie devono soddisfare alcuni requisiti:
– devono essere coniugati, conviventi, uniti civilmente o essere una coppia di fatto.
– devono avere entrambi un’età inferiore ai 36 anni al 31 dicembre dell’anno corrente.
– devono presentare la domanda di contributo nel periodo compreso tra il 1° giugno e il 30 settembre 2023.

È importante sottolineare che il contributo può essere concesso anche se la prima casa è già stata acquistata prima della finestra di presentazione della domanda, purché la compravendita sia stata stipulata a partire dal 1° gennaio 2023.

L’unità immobiliare acquistata, o da acquistare, deve rientrare nelle categorie catastali comprese tra A/2 e A/7, deve essere quindi un appartamento o una villetta.
Inoltre, le pertinenze ammesse sono quelle con categoria catastale C/2, C/6 e/o C/7, ovvero cantine, garage o tettoie, e possono essere indicate nella domanda solo se l’acquisto avviene contemporaneamente a quello della prima casa di abitazione.

Per l’erogazione del contributo la provincia richiede che venga trasferita la residenza nella nuova prima casa entro un anno dalla concessione del contributo e che la stessa venga mantenuta lì per almeno 5 anni.
Inoltre, non è permesso nè vendere né affittare la prima casa per lo stesso periodo dei 5 anni.

È richiesto anche un versamento minimo di 1.000 € ciascuno, sul fondo pensionistico personale, da effettuarsi entro i 5 anni dalla concessione del contributo.

Per poter accedere al contributo, le giovani coppie devono rispettare alcuni parametri:
– La nuova prima casa deve trovarsi in provincia di Trento.
– Almeno uno dei membri del nucleo familiare deve essere residente in Trentino da almeno 2 anni.
– L’indicatore ICEF del nucleo familiare, riferito all’edilizia abitativa agevolata del 2022, non deve essere superiore a 0,49.
– Non è ammesso a contributo l’acquisto da parenti o affini entro il primo grado.
– La giovane coppia deve avere un fondo pensionistico attivo oppure da attivare entro 30 giorni dalla presentazione della domanda.
– La coppia o il richiedente non deve possedere un diritto esclusivo di proprietà o di nuda proprietà su altre abitazioni con rendite catastali rivalutate superiore a 400 euro.
– la casa acquistata, anche a seguito di vendita giudiziale, deve essere stata pagata almeno 30mila euro.
– chi ha già ottenuto contributi provinciali per l’acquisto o la costruzione della prima casa negli ultimi 10 anni, non è ammesso a contributo

Il contributo provinciale è concesso seguendo un ordine cronologico e fino all’esaurimento dei fondi. È quindi opportuno non perdere tempo e presentare la domanda.

In conclusione, il bando provinciale 2023 rappresenta un sostegno, seppur in modo marginale, per agevolare l’acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie.